Viaggio a Caponord agosto 2010: il racconto
L’avevo sentita nominare tante volte questa parola: “Caponord” e mi dicevo “sì, sarà il solito viaggio di qualche giorno e poi si torna a casa”. Però, quando ho visto il mio Gs adv, mi sembravano eccessive quelle borse per una brave vacanza e poi i vestitini pesanti in piena estate, o preparativi… Il 31 luglio (giorno 1) si parte, attraversiamo il tunnel del gran S.Bernardo, la Svizzera e ci fermiamo in Germania per la notte in un hotel gestito da un signore di origini sarde. La mattina seguente (giorno 2) si parte si riprendono le moto, la mia Gs adv e quella di Erika, un Gs 800, i km passano velocemente, il sole splendeva ma poi la moto di Erika si ferma in autostrada a causa di un problema, probabilmente dovuto al galleggiante del serbatoio della benzina, provvidenziale una tanica da 4 litri che papà sì portato dietro e la moto riparte appena il serbatoio si riempie un po’ della sua linfa vitale. Per la notte ci fermiamo in un hotel, a un centinaio di km da Flensburg, immerso nella campagna dove ceniamo con del’ottima carne locale. Giorno 3. La sveglia suona di buon mattino. Alle 8.30 siamo già in sella alle nostre motociclette. Inizio a pensare che questo viaggio non durerà solo alcuni giorni…Seguiamo le indicazioni per Malmò. Non posso credere ai miei occhi: c’è un ponte lunghissimo di fronte a noi!Guardo il conducente come per dirgli” ma dobbiamo andare là?”. Eh sì, dobbiamo!Paghiamo il pedaggio e si inizia la traversata. Complice il sole brillante i mulini eolici brillano nel mare, i gabbiani che volano immobili sfruttando le correnti. Percorriamo ancora qualche km e poi un altro ponte si erge davanti a noi. E’ il ponte che ci porta in Svezia. Ci fermiamo per i controlli, anche se a dire il vero le poliziotte sono più impegnate a farmi le foto, mi dicono che non avevamo mai visto un cane passare la frontiera su una moto. Lascio a loro il mio indirizzo del sito, devo essergli piaciuta molto perché ho quasi bloccato il traffico frontaliero. Erika, però si ricorda dei miei documenti e dell’obbligo di dichiarare l’ingresso di animali domestici, passaporto ed esiti degli esami del sangue fatti con mesi di anticipo, è tutto a posto. Il nostro viaggio in Scandinavia continua. Continua tra interminabili distese di piante, il sole ci riscalda. Nel tardo pomeriggio ci fermiamo sul lago di Vättern. Cerchiamo un campeggio e troviamo una casetta con solo due letti a castello e servizi in comune. Lì incontriamo anche un gruppo di Vespisti della provincia di Como che stanno andando a Caponord…Ma è il posto dove vado anche io!!! Dal bauletto della mia moto compare un piccolo fornellino, una pentola, posate e spaghetti. Si mangia! Per la prima volta apriamo i sacco a peli, velocemente ci addormentiamo. Giorno 3. Sono le 7.30 e la sveglia suona. Alle 9 partiamo. Ma alle 8.45 Erika fa una scoperta spiacevole: dopo anni di lungo ed onorato servizio i suoi stivali si sono rotti, la suola si è usurata e così appena ha appoggiato il piede sull’erba umida si è accorta dell’inconveniente. Da oggi in poi tra i nostri bagagli si aggiunge un rotolo di nastro americano. In serata arriviamo a Lulea. Campeggio e casetta, ma il bar-ristorante chiude alle 21, la nostra pasta ci soccorre. Abbiamo percorso tanti km e appena vedo il prato mi lancio in una corsa frenetica, non che stia scomoda nella mia borsa o che le fermate per il mio benessere siamo state scarse, ma ne avevo proprio voglia! Giorno 4. Partiamo da Lulea con l’obiettivo di raggiungere Rovaniemi, il tempo è incerto, meglio mettere la tuta dell’acqua. Infatti poco dopo inizia a piovere. Purtroppo la pioggia cadrà per tutto il giorno, attraversiamo la frontiera senza alcun problema. Raggiungiamo Rovaniemi. Stasera si dorme in hotel, con un bel bagno e coperte calde. L’hotel, dove capitiamo a dire il vero un po’ per caso, è nel centro di Rovaniemi, fortunatamente c’è anche il garage così possiamo sganciare le borse all’asciutto. Per mala sorte l’acqua si è infiltrata nelle borse e così dobbiamo svuotare tutto, Erika dice che fa la Medina (….reminescenze di un viaggio in Tunisia, dove per ri ordinare le borse della Caponord, le svuotava tutte sul letto) per togliere l’umidità. A me, invece, tocca fare il bagno, bhè mica male: acqua calda e vestitino pulito, un riposino e poi si va a cenare. Scopro però che i cani non possono entrare nei ristoranti, dopo tanti no, finalmente arriva un ok da una ragazza di un fast food, dopo la specialità sono panini. Scegli il tipo di pane, gli ingredienti, una scaldata nel forno e la cena è servita. Ha smesso di piovere ma le nubi ricoprono ancora il cielo, ma la luce fioca del sole ci ricorda che siamo al Circolo Polare Artico e che non ci sarà la buia notte. Giorno 5. Piove. Vabbè, oggi si va a trovare Babbo Natale e lui è all’asciutto. Mentre Erika si concede allo shopping natalizio, io aspetto fuori con papà. I turisti non sono molti, ma a me fanno un sacco di fotografie…ma non sono mica babbo Natale io!!! Dopo pranzo partiamo, destinazione Nordkapp. La pioggia cessa di cadere, si può viaggiare un po’ più rilassati. Poi a un certo punto vedo qualcosa vicino alla strada. E’ grande e ha due occhi scuri che mi guardano. Poi un balzo e scompare tra la vegetazione. Una renna!La prima che vedo. Il paesaggio cambia e gli alti alberi lasciamo spazio a una vegetazione bassa. Anche la strada cambia: dal diritto si passa all’ondulato. Un continuo sali e scendi che segue la naturale forma del paesaggio. Momento di puro divertimento, peccato che le renne siamo sempre in agguato, quindi meglio moderare la velocità. La strada ondulata ci porta al confine della Norvegia. Superiamo la città di Karasjok e ci fermiamo a Olderfjord in un campeggio. La solita pasta per cena e una passeggiata in riva al fiume. Si va a dormire. Complice il cielo privo di stelle la luce del sole a mezzanotte irrompe senza disturbo nella nostra hytte. Giorno 6. 6 agosto 2010. Oggi le mie zampette si sono posate su Nordkapp. Percorriamo ancora circa 200 km e arriviamo alla meta. Il paesaggio è costellato da renne al pascolo, renne sulla carreggiata, piccole casette in riva al mare, barchette in balia delle onde, cielo azzurro e temperatura gradevole. Il casello ci segnala l’arrivo a Nordkapp. Il piazzale non è stracolmo e le moto non sono tantissime. Foto di rito sotto al Mappamondo, accesso vietato ai cani all’interno dell’Osservatorio, aspetto fuori, mentre Erika va a prendere qualcosa da mangiare. Poi andiamo a cercare un campeggio così al pomeriggio torniamo su per altre foto. La hytte è molto bella, in campeggio è a Kirkeporten, c’è il bagno, la cucina e il letto a castello matrimoniale, un laghetto e le renne al pascolo. Lilli è a Caponord!!! Giorno 7. Oggi il termometro segna 24°, il cielo è terso ma ci sono forti raffiche di vento. Il gps punta verso sud. Arrivederci Nordkapp. Passiamo la città di Alta e ci fermiamo a Skibotn in una hytte. Qua decidiamo di fermarci due giorni. Giorno 8. Oggi andiamo a visitare la città di Tromsø. Passeggiavo per il centro quando mi sono sentita chiamare?Un ragazzo ha visto il mio sito e mi ha riconosciuto. Anche lui bmwista, di Varese, sta tornando da Caponord, qualche chiacchiera e ci salutiamo. Giorno 8: Direzionr Mo I Rana, attraversiamo il Circolo Polare Artico per l’ultima volta e per la notte, neache a dirlo, troviamo una hytte in una fattoria con tanto di maneggio e con i funghi che crescono dietro alla casetta. Giorno 9. Direzione Trollstigven (la strada dei Troll). Ci fermiamo tardi e fatichiamo a trovare un posto da dormire, troviamo una hytte a Molde. Su un traghetto troviamo un locale e chiediamo informazione sull’Atlantc Road, Giorno 10. Siamo troppo a sud e possiamo percorrere solo un beve tratto in direzione Kristiansund. Ci dirigiamo verso Valldal dove un dolce profumo di fragole invade l’aria. Ci fermiamo a comprarne una vaschetta, sono buonissime. Percorriamo la Trollstigven e poi andiamo a Geiranger. Troviamo sistemazione in un hotel sul mare. Giorno 11. Alle 8.30 parte il traghetto per Hellesylt, facciamo una strade nell’entroterra dove ruscelli si nascondono tra le rocce e le caprette pascolano tranquille. Ci fermiamo un campeggio con delle hytte molto belle e confortevoli nei pressi di Kaupanger. Giorno 12. Il viaggio è al termine e la pioggia ritorna a frasi insistente. Decidiamo di puntare verso sud. La notte la passiamo a Kunsbacka in Svezia. I giorni 13, 14 li passiamo ad attraversare la Germania. Il 15 agosto arriviamo a Livigno dove ci fermiamo per qualche giorno all’hotel Helvetia.
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